CREA - Centro di Ricerca E Ambulatori è un progetto di ricerca scientifica e di evoluzione scientifico - culturale per la Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze.
A 10 anni di distanza dal DM-ID, esce il nuovo adattamento del DSM (DSM-5) per le persone con disabilità intellettiva o disturbo dello spettro autistico a basso funzionamento.
Circa il 50% dell'inefficacia o della rapida perdita d'efficacia dei trattamenti psicofarmacologici nella disabilità intellettiva e nell'autismo sembra dovuto a variazioni individuali dell'attività degli enzimi epatici che attivano e smaltiscono i principi attivi. Un nuovo test permette di misurare queste variazioni e di predire efficacia e sicurezza dei trattamenti.
La sintomatologia dell’ansia nelle persone con disabilità intellettiva è spesso atipica, cioè diversa da quella espressa dalla maggior parte delle persone della popolazione generale. Soprattutto i sintomi che si riferiscono al vissuto soggettivo si manifestano prevalentemente come cambiamenti dei comportamenti di base o dei comportamenti abitualmente associati al benessere individuale.
Un nuovo aggiornamento per la rubrica CREA sulla valutazione strumentale dei disturbi psichiatrici nella disabilità intellettiva: è la volta della versione G (Generale) dello Strumento Psichiatrico per l'Adulto Intellettivamente Disabile.
Un nuovo capitolo della rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta della Reiss Screen for Maladaptive Behaviour.
Un nuovo capitolo della rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta della Psychotic Symptom Rating Scale.
Riprende la rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta di uno strumento di recente creazione: il Diagnostic Behavioral Assessment for Autism Spectrum Disorder-Revised.
In età adulta il disturbo da deficit d'attenzione e iperattività si associa frequentemente a disregolazione delle emozioni, in particolare nelle persone con disabilità intellettiva. Si tratta di variazioni d'espressione clinica, di comorbidità o di diagnosi differenziale?
Un nuovo capitolo della rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta dello Psychopathology Inventory for Mentally Retarded Adults.
Nelle persone con disabilità intellettiva più grave i sintomi depressivi sono sostanzialmente diversi da quelli della popolazione generale e si riferiscono a comportamenti e ad altri aspetti osservabili. I risultati della ricerca degli ultimi anni offrono nuove capacità diagnostiche, utili anche per la popolazione generale.
Nonostante la loro alta prevalenza, i disturbi dell’umore nelle persone con disabilità intellettiva sono stati poco studiati. CREA sta conducendo una revisione della letteratura sull’argomento, da cui risultano importanti peculiarità nella genesi e nella presentazione dei disturbi.
In arrivo la versione italiana del NTG-EDSD, lo strumento per lo screening precoce della demenza negli adulti con disabilità intellettiva prodotto dal National Task Group (NTG) on Intellectual Disabilities and Dementia Practices.
Il nuovo termine, la nuova collocazione ed i nuovi criteri diagnostici del ritardo mentale nel DSM-5.
Riprende la rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta di uno degli strumenti più diffusi: la Psychiatric Assessment Schedule for Adults with Developmental Disabilities.
Nelle persone con disabilità intellettiva la prevalenza di disturbi di personalità può raggiungere il 30%. Le diagnosi del gruppo “drammatico” sono le più frequenti, in particolare quella di disturbo borderline. Quali sono i modi con cui il disturbo si presenta in questa popolazione e quali le ipotesi sulle cause di queste peculiarità?
Sulla possibilità di ammettere la compresenza di disabilità intellettiva e di un disturbo di personalità è stato condotto nel decennio scorso un lungo dibattito. Oggi la maggior parte dei modelli e dei sistemi diagnostici specifici per la disabilità intellettiva sono definitivamente a favore della possibilità di coesistenza. Quali sono i disturbi di personalità più frequenti in questa popolazione?
Un nuovo capitolo della rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta dell'adattamento di uno strumento di grandissima diffusione internazionale: il Questionario Multifasico della Personalità Minnesota - 168 (L)
Riprende la rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta di uno degli strumenti più diffusi: la Mini Psychiatric Assessment Schedule for Adults with Developmental Disabilities.
Hutchinson ed i suoi collaboratori del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bangor (UK) hanno completato la creazione di uno strumento per valutare la relazione fra esperienza soggettiva della persona con disabilità intellettiva che agisce comportamenti problema e l'atteggiamento emotivo-relazionale dei suoi operatori.
L'esercizio fisico fa bene al cervello, anche quando gravemente danneggiato. Gli interventi neuropsicologico e fisioterapico si potenziano reciprocamente nei percorsi di riabilitazione delle cerebrolesioni acquisite.
In alcune aziende sanitarie di alcune Regioni d'Italia l'applicazione di criteri economici semplicistici sta cominciando a negare ai medici dipendenti ed ai cittadini la possibilità di usufruire di alcuni farmaci di nuova generazione: la situazione potrebbe degenerare rapidamente con conseguenze drammatiche per le popolazioni più bisognose e svantaggiate, come quelle con disabilità dello sviluppo intellettivo e relazionale.
In alcuni casi i sintomi e le disfunzioni dei disturbi dello spettro autistico possono essere confusi con quelli di altri disturbi psichiatrici. In altri casi sembra invece più opportuno parlare di ombratura diagnostica. Polimorfismo autistico o comorbidità? Come valutare?
Riprende la rubrica CREA sugli strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nelle persone con disturbi dello sviluppo intellettivo e relazionale: è la volta della 'Learning Disability version of the Cardinal Needs Schedule'.
Fra gli antipsicotici sembrano esistere differenze importanti rispetto all'effetto sulle capacità cognitive. A dosaggi elevati o per terapie prolungate i vecchi neurolettici sembrano agire negativamente, fino all'induzione di una sindrome deficitaria. Altri dati hanno evidenziato differenze più modeste tra antipsicotici di prima e seconda generazione.
Nella sindrome da deficienza di GLUT1 l’introduzione di una dieta chetogenica può ridurre significativamente non solo la frequenza di crisi epilettiche e la gravità dei movimenti disfunzionali, ma anche il danno permanente alle funzioni cognitive.
A seguito delle numerose richieste dei frequentatori del sito del CREA, viene anticipata la pubblicazione del nuovo capitolo della rubrica sugli strumenti diagnostici psichiatrici per le persone con disturbi dello sviluppo intellettivo e relazionale: protagonista è la InterRAI ID.
CENTESIMO ARTICOLO DEL SITO DEL CREA!!!
Continua la sintesi della letteratura scientifica sulla relazione tra disturbi dello sviluppo intellettivo e disturbo ossessivo-compulsivo. Esiste una continuità?
Molte persone con disturbi dello sviluppo intellettivo e relazionale presentano alcuni sintomi e segni tipici del disturbo ossessivo-compulsivo, come comportamenti ripetitivi, pensieri prevalenti o deficit d'attenzione. Si tratta di un epifenomeno in comune o esiste una continuità psicopatologica?
L'argomento verrà sviluppato in due articoli. Questo è il primo.
Nel corso degli ultimi anni sono state proposte diverse strategie ed elaborate tecniche specifiche non farmacologiche per limitare e ridurre le disfunzioni cognitive nei disturbi del neurosviluppo.
Quali sono e quanto sono efficaci?
Un nuovo capitolo della rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta della GAS-ID (GLASGOW ANXIETY SCALE FOR PEOPLE WITH INTELLECTUAL DISABILITIES)
La rubrica del CREA sugli strumenti diagnostici psichiatrici per le persone con disturbi dello sviluppo intellettivo affronta la DBC-A. Questa checklist, che sta suscitando molto interesse ed è stata utilizzata in ricerche recenti, offre un'ampia misura dei problemi emozionali e comportamentali.
Un nuovo capitolo della rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta della DASH e DASH-II (Diagnostic Assessment for the Severely Handicapped)
Ancora un capitolo della rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta della CBCPID (Clinical Behaviour Checklist for Persons with Intellectual Disabilities - Lista di controllo Clinica del Comportamento per le Persone con Disabilità Intellettive).
Non esistono evidenze per affermare che le funzioni mentali diverse da quelle cognitive, gestite da porzioni filogeneticamente più antiche del sistema nervoso centrale, siano compromesse nella persona con Disabilità Intellettiva (DI). È per questo motivo che, nella progettazione delle nuove abitazioni del villaggio San Sebastiano e del nuovo centro di valutazione per la DI adulta, CREA ha inserito ambienti snoezelen. I pochi dati di ricerca disponibili confermano buone potenzialità.
Continua la rassegna degli strumenti per la valutazione psichiatrica nella persona con disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico. In questo capitolo viene analizzato il Brief Symptom Inventory.
Nuovo capitolo sulla rassegna degli strumenti per la valutazione psichiatrica nella persona con disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico.
Terzo capitolo della rubrica sui principali strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nella persona con disabilità intellettiva: ASSESSMENT OF DUAL DIAGNOSIS.
Continua la rubrica con cui il sito del CREA intende offrire ai professionisti del settore, soprattutto agli psichiatri, una descrizione delle caratteristiche dei principali strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nella persona con disabilità intellettiva. Il secondo strumento esaminato è la ANXIETY, DEPRESSION AND MOOD SCALE (ADAMS).
Con questo spazio il sito del CREA intende offrire ai professionisti del settore, soprattutto agli psichiatri, una descrizione delle caratteristiche dei principali strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nella persona con disabilità intellettiva e informazioni su come ottenerli. Il primo strumento esaminato è la ABERRANT BEHAVIOUR CHECKLIST (ABC)
CREA ottimizza il suo versante clinico con il sistema di valutazione multidisciplinare, coordinato dal Centro di Integrazione Clinica per la Disabilità Intellettiva (INCLID).
Psichiatria della Disabilità Intellettiva