CREA - Centro di Ricerca E Ambulatori è un progetto di ricerca scientifica e di evoluzione scientifico - culturale per la Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze.
Aggiornamento 1.6 del documento promosso e coordinato da CREA e SIDiN (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo) volto ad offrire alle persone con disabilità intellettiva, disturbo dello spettro autistico a basso funzionamento e alle loro famiglie una serie di consigli pratici per far fronte ai fattori di distress legati all’epidemia COVID-19 e alle norme igieniche e disposizioni governative per contenerla.
Aggiornamento 1.5 del documento promosso e coordinato da CREA e SIDiN (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo) volto ad offrire alle persone con disabilità intellettiva, disturbo dello spettro autistico a basso funzionamento e alle loro famiglie una serie di consigli pratici per far fronte ai fattori di distress legati all’epidemia COVID-19 e alle norme igieniche e disposizioni governative per contenerla.
Una metanalisi di un gruppo di ricerca dell'Università di Toronto (Canada), appena pubblicata su Lancet Psychiatry, conferma che i disturbi psichiatrici si presentano molto più spesso nelle persone con disturbo dello spettro autistico che nella popolazione generale. La valutazione e gli interventi psichiatrici e psicologico clinici rappresentano una componente fondamentale dell'assistenza sanitaria alle persone con disturbo dello spettro autistico.
Le persone con disturbo dello spettro autistico sembrano avere tassi di disturbi d'ansia e dell'umore molto più alti di quelli della popolazione generale. Il dato è stato confermato recentemente da uno studio di un gruppo di ricercatori delle Università di Warwick e Southampton.
La persona con autismo presenta una vulnerabilità ai disturbi psichiatrici significativamente superiore a quella della popolazione generale. Ma quanto superiore? E a quali disturbi in particolare?
Nei disturbi dello spettro autistico in età adulta la compresenza di disturbi psichiatrici è stata poco considerata dalla ricerca. Alcuni studi recenti forniscono dati epidemiologici interessanti, ma più che coprire le lacune precedenti sembrano individuarne delle nuove.
La sintomatologia dell’ansia nelle persone con disabilità intellettiva è spesso atipica, cioè diversa da quella espressa dalla maggior parte delle persone della popolazione generale. Soprattutto i sintomi che si riferiscono al vissuto soggettivo si manifestano prevalentemente come cambiamenti dei comportamenti di base o dei comportamenti abitualmente associati al benessere individuale.
Sebbene vengano indicati dai ricercatori come molto frequenti, i disturbi d’ansia nelle persone con disabilità intellettiva vengono comunemente diagnosticati con difficoltà, soprattutto nei casi con disabilità più marcata. Quali sono i disturbi più frequenti e quali sono le cause di una prevalenza così alta?
Per molto tempo è stato sostenuto che la psicoterapia non farmacologica non fosse utile per le persone con disabilità intellettiva e forse nemmeno praticabile. Gli ultimi cinque anni di ricerca e di pratica clinica stanno dimostrando il contrario, soprattutto in riferimento alla depressione.
Un nuovo capitolo della rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta della GAS-ID (GLASGOW ANXIETY SCALE FOR PEOPLE WITH INTELLECTUAL DISABILITIES)
Gli aspetti psichiatrici specifici della sindrome dell'X fragile non sono stati ancora chiariti, soprattutto in relazione all'età ed all'assetto genetico. Anche la psicopatologia dei familiari portatori di premutazioni è poco conosciuta. Il gruppo di ricerca di Lidia Gabis del Centro Weinberg di Israele ha recentemente cercato di portare nuova conoscenza in questo campo.
Dalla letteratura risulta che le persone con Disabilità Intellettiva presentano un'alta vulnerabilità per lo sviluppo del Disturbo Post-Traumatico da Stress. Eppure non sono state condotte indagini per rilevarne la prevalenza esatta, le modalità di valutazione e le possibilità terapeutiche. Finalmente viene rivelato il bisogno di un nuovo strumento di screening diagnostico.